Città o paese?

4 Comments
  • lituopadania
    Posted at 09:44h, 30 Marzo Rispondi

    Questo post mi ha ricordato il “paradosso del sorite”.

    Prendiamo un mucchio di sabbia ed eliminiamo un granello; il risultato è che abbiamo ancora un mucchio di sabbia. Continuiamo con l’eliminazione di un granello di sabbia alla volta; ci sembrerà di avere sempre un mucchio, ma a un certo punto ci sarà un solo granello. Un granello certamente non è un mucchio, ma due granelli lo sono? E tre? Quando smettiamo di chiamare mucchio il mucchio?

    Un ragionamento simile si può fare con la transizione paese-città.

    • Emanuela Cardetta
      Posted at 09:47h, 30 Marzo Rispondi

      Hai ragione, il paragone calza. La parola chiave secondo me è “a un certo punto”: quel “certo punto” è totalmente arbitrario.

  • Eleelena
    Posted at 09:28h, 22 Marzo Rispondi

    Non ho capito il paradosso…potete spiegarmelo??

    • Raoul Codazzi
      Posted at 10:04h, 22 Marzo Rispondi

      Il paradosso è questo: prendi un fenomeno “continuo” come il numero di abitanti di un certo luogo; hai due modi di guardare a questo fenomeno; il primo è quello di considerare due campioni “distanti” tra loro, come gli abitanti di New York e Sauris; il secondo è quello di prendere anche tutte le casistiche intermedie. Quando scegli il primo modo sai che c’è una linea di demarcazione tra il concetto di città (New York) e il concetto di paese (Sauris); non sai dov’è esattamente il confine, ma sai che c’è. Quando scegli il secondo modo e quindi il confine lo vai a cercare succede che non hai la più pallida idea di dove sia; o meglio, non è che non lo trovi, ma capisci che è del tutto arbitrario.

      Pensa a concetti come giovane e vecchio. Mia figlia ha 6 anni ed è certamente giovane; mia madre ne ha 76 ed è certamente vecchia; ma io che ne ho 47 sono vecchio o giovane?
      Stessa cosa con l’altezza, con il peso e mille altre situazioni.

      Tutte queste situazioni sono caratterizzate dalla presenza di un confine che c’è quando guardi le cose da lontano ma diventa sempre più sfumato man mano che ti avvicini.

      Il paradosso consiste nel fatto che uno stesso fenomeno appare profondamente diverso a seconda di come lo guardi. Per alcuni tutto ciò è sconvolgente (c’è un qualcosa che non riesci a governare, che sfugge, che non si fa acchiappare), per altri è del tutto normale.

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