Pochi giorni fa si sono conclusi come ogni anno i festeggiamenti in onore del Carnevale. Vissuto in tutte le culture come un’occasione per prendersi gioco dei potenti, smettere i panni abituali o semplicemente fare baldoria con gli amici, il Carnevale viene declinato in maniera diversa in ogni cultura.
Se pensiamo anche solo all’Italia, i festeggiamenti del Carnevale variano moltissimo da regione a regione e, al di là delle più celebri versioni di Viareggio, Venezia e Cento, sono molti i luoghi che meriterebbero di essere visitati per l’occasione.
In Puglia, ad esempio, meriterebbero una visita il Carnevale di Putignano con la tradizionale sfilata di carri allegorici, ogni anno con un tema diverso e che spesso ritraggono i personaggi politici che hanno calcato maggiormente le scene nell’ultimo anno, ed i veglioni di Sammichele di Bari, feste durante le quali di tanto in tanto irrompono gruppi di persone mascherate che invitano i partecipanti a ballare e che hanno il divieto di togliere la maschera e svelare la loro identità.
In Friuli, invece, tra i tanti festeggiamenti, almeno uno merita di essere menzionato per la sua fedeltà alla tradizione: il Carnevale di Sauris, in occasione del quale si svolge una suggestiva sfilata delle lanterne fra i boschi con le tipiche maschere di legno.
A proposito di Carnevale, è impossibile non citare almeno due delle delizie tipiche che si preparano in Italia per questa occasione: le chiacchiere (chiamate in Puglia anche bugie e in Friuli crostoli) e le castagnole.
Anche in Slovacchia il Carnevale, chiamato Fašiangy, e’ un evento molto sentito e festeggiato, come spiega benissimo questo interessante articolo apparso su Buongiorno Slovacchia. Pochi giorni fa ho potuto sperimentare di persona l’atmosfera particolare del Fašiangy di Janova Lehota, un paesino di circa 1000 abitanti non lontano da Banská Bystrica.
Per l’occasione, il giorno prima dei festeggiamenti tutti gli abitanti si sono riuniti per preparare le salsicce (klobasy) che sarebbero state servite per l’evento culmine del Carnevale del paese, chiamato Zabíjačka (che vuol dire letteralmente “uccisione”, con riferimento al maiale che viene sacrificato per l’occasione). Durante la Zabíjačka, tutto il paese si è riunito nella sala del comune e ha pranzato insieme a base di salsicce, kapustnica (zuppa di cavolo acido), šišky (frittelle dolci con marmellata o vari altri ripieni) e buchty (pagnotte dolci ripiene di marmellata o altri condimenti cotte al forno), il tutto innaffiato da vino e dalla tipica slivovica (grappa alla prugna), con il sottofondo di un gruppo di musica popolare slovacca vestito in abiti tradizionali.
Inoltre, come da tradizione, si e’ anche tenuta una festa in maschera per bambini al termine della quale e’ stata decretata la maschera più bella. Aggiungo a questo proposito una nota di colore, perché uno dei membri della giuria incaricata di eleggere il re o la regina del Carnevale dei bambini era la sottoscritta, in quanto straniera, ergo giudice imparziale 🙂 Davvero un’esperienza divertente!
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