Sarò banale, ma quale migliore parola del giorno di anno bisestile per oggi, 29 febbraio? Prima di passare alle altre lingue, facciamo un rapido ripasso sul significato e l’etimologia di questa espressione. Un anno bisestile è un anno che di 366 giorni invece di 365 che ricorre ogni 4 anni. Si tratta di una correzione per ovviare al fatto che la durata reale di un anno è di circa 365 giorni e 6 ore. Il giorno “aggiuntivo” è, appunto, il 29 febbraio.
Per capire l’etimologia dell’espressione anno bisestile bisogna tornare ai tempi dei Romani, quando, come suggerisce il sito unaparolaalgiorno.it, “questo giorno veniva aggiunto al sesto prima delle calende di marzo: le calende erano il primo giorno del mese (…), quindi al 24 febbraio, il sesto giorno avanti al primo di marzo, veniva affiancato un ‘secondo sesto’ “.
Anche il termine francese année bissextile, ricalca la stessa etimologia del corrispondente italiano, mentre invece in inglese si parla di leap year, letteralmente “l’anno del salto”. Il salto? Quale salto? Lo spiega il blog di Oxford dictionaries con un esempio: se nel 2015 il giorno di Natale è caduto di venerdì, normalmente nel 2016 dovrebbe cadere di sabato però, dato che il 2016 è bisestile, cadrà di domenica, ossia farà un salto di un giorno rispetto alla norma. In slovacco invece di parla semplicemente di priestupný rok, ossia anno “eccedente”, con un giorno supplementare.
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