Con l’arrivo della primavera, Banská Bystrica, la mia città in Slovacchia, sembra rinata: fiori variopinti e profumati in ogni angolo, colline verdeggianti, uccellini che cantano ed eventi interessanti tutte le sere: concerti di vario tipo, proiezioni di film, iniziative per la promozione della tutela ambientale e chi più ne ha più ne metta.
Vale la pena a questo proposito anche ricordare che ieri, 8 maggio, in Slovacchia si celebrava l’anniversario della liberazione dal fascismo, un po’ come il nostro 25 aprile.
A proposito di iniziative, oggi, anzi, proprio in questo momento, è in corso l’evento più atteso dell’anno dai giovani della città: il Majáles.
Per ovvie ragioni, nella mia classifica personale dei cosiddetti falsi amici italiano-slovacco (ossia quei termini che sembrano uguali nelle due lingue, ma che in realtà hanno un significato completamente diverso) la parola Majáles è balzata al primo posto 🙂 Diversamente da quello che la parola può evocare ad un italofono, il Majáles è un semplice concerto all’aria aperta, ed il suo nome deriva da máj (maggio) e les (bosco).
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