Le difficoltà della lingua italiana per uno slovacco

3 Comments
  • Pingback:Le difficoltà della lingua slovacca per un italofono | Parole al vento
    Posted at 16:25h, 07 Agosto Rispondi

    […] Per vendicarvi con gli slovacchi delle difficoltà della loro lingua potete leggere un post di questo blog sulle difficoltà della lingua italiana per uno slovacco. […]

  • miki kovac
    Posted at 17:20h, 09 Dicembre Rispondi

    bell’articolo anche se le difficoltà sono piu numerose, per esempio un’altra regola per gli ausiliari avere ed essere e quelle del verbo transitivo oppure intransitivo ma anche la ci sono tante eccezioni. Poi la questione dell’articolo è assai difficile non funziona stessa logica dell’inglese per quanto riguarda articolo determinativo oppure indeterminativo e specialmente per noi che usiamo la logica latina con la declinazione dei sostantivi con i sette casi. Comunque secondo me rimane sempre valido che la lingua si impara bene solo legendo. Le parole devono entrare nell’occhio cosi come in slovacco per i bimbi e difficile imparare in che parola si scrive i oppure y, lo stesso vale per i doppioni, per le parole specifiche ecc. Leggendo oppure ascoltando si entra anche nella logica della lingua che e sempra diversa ed usa i modi di dire diversi fortunatamente qua devo dire che italiano ha modo di pensare molto piu vicino allo slovacco rispetto per esempio ad inglese che usa le frasi idiomatiche completamente incomprensibili anche se si capisce il senso di ogni parola singola

  • Emanuela Cardetta
    Posted at 17:48h, 09 Dicembre Rispondi

    @Miki, grazie mille per il tuo commento! Sono d’accordo sul fatto che le difficoltà dell’italiano non si esauriscono nella mia lista: ho scelto quelle 5 perché nella mia esperienza sono le più frequenti per gli slovacchi. Credo che l’italiano sia una lingua insidiosa: sembra facile, ma per domarla davvero ci vogliono anni di studio ed una grande attenzione alle sfumature e alle eccezioni.

    Sul fatto che una lingua si impara bene solo leggendo, sono in parte d’accordo con te: io credo che si impari anche (anzi forse addirittura soprattutto), ma non solo leggendo. Secondo me una lingua si impara anche ascoltando, parlando e vivendo(la) per conoscere la cultura che trasmette, altrimenti non si va da nessuna parte.

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