Per imparare una lingua straniera bisogna intraprendere un percorso lungo e impegnativo, durante il quale occorre studiare, avere costanza e mettersi in gioco, perché, soprattutto all’inizio, molte saranno le situazioni in cui non ci si riesce ad esprimere come si vorrebbe o non si capisce quello che il nostro interlocutore vuole dirci.
Non esistono lingue facili o difficili in assoluto, però è innegabile che, per alcune persone, alcune lingue siano più difficili di altre. Ad esempio, ad un italiano, il francese o lo spagnolo risulteranno molto più semplici del cinese, così come ad uno svedese risulterà più semplice il norvegese del portoghese, questo perché la facilità o difficoltà di una lingua è direttamente proporzionale alla somiglianza con la propria lingua madre.
Data questa premessa, è facile dedurre quanto sia complicato per un italiano imparare lo slovacco. A mio parere le difficoltà più grandi sono: la pronuncia, la diversità dei vocaboli, la lunghezza delle parole, i casi, l’ordine degli elementi in una proposizione e la scarsità di materiale didattico disponibile. Vediamo ognuna di queste voci.
La pronuncia
Un italiano che studia lo slovacco avrà molta nostalgia delle vocali quando si imbatterà in parole come zmrzlina (gelato) o štvrtok (giovedì). Inoltre avrà difficoltà a capire la differenza a livello di pronuncia fra /h/ e /ch/: la prima una semplice aspirazione e la seconda è più gutturale (simile alla /h/ dell’inglese nella parola here). Infine, dovrà abituarsi all’idea che in slovacco esistono vocali lunghe, che non hanno niente a che vedere con l‘accento (che in slovacco è sempre sulla prima sillaba). Ad esempio la parola dievčatá (ragazze) avrà l’accento sulla prima sillaba, ma l’ultima sarà lunga, quindi si pronuncerà /diéucataa/.
La diversità dei vocaboli
Essendo lo slovacco appartenente al ceppo delle lingue slave occidentali, di norma i suoi vocaboli non hanno niente in comune con quelli delle lingue neolatine. Per citare alcune parole a caso: capire si dice rozumieť, dormire spať, mangiare jesť, bere piť.
La lunghezza delle parole
Come mi ha detto un collega di università parlando del russo, ogni parola imparata in slovacco è una battaglia vinta. Uno dei motivi è che le parole sono in media abbastanza lunghe (non che l’italiano sia da meno) diversamente ad esempio dall’inglese. Per citarne alcune: rozmaznaný (viziato), dobrovoľnictvo (volontariato), cestoviny (pasta).
I casi
Fermo subito quelli che vogliono muovere l’obiezione che anche in latino ci sono le declinazioni dicendo che il latino non si parla, e neanche si scrive, ma si traduce, quindi c’è tutto il tempo per capire quale caso viene utilizzato. Parlare una lingua usando i casi è ben altro! In slovacco ci sono 6 casi o declinazioni: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, locativo e strumentale (esiste anche il vocativo, ma è piuttosto raro). Moltiplichiamo i casi per il numero dei generi (maschile, femminile e neutro) e per le tipologie di sostantivi a seconda delle desinenze (4 per ogni genere). Infine raddoppiamo per includere anche le desinenze del plurale. Il risultato è 6 x 3 x 4 x 2 = 144 desinenze da memorizzare (scommetto che neanche Pico della Mirandola ce la farebbe!). Fin qui ho parlato solo dei sostantivi. Ovviamente bisogna declinare anche aggettivi qualificativi, aggettivi possessivi, pronomi personali e aggettivi numerali.
Oltre alla difficoltà di capire come si declinano le parole ce n’è anche un’altra: quella di capire in quali contesti si usa ciascun caso e con quali preposizioni. Alcune volte è abbastanza logico: ad esempio il complemento oggetto richiede l’accusativo. Esempio: ho un libro nuovo – mám novú knihu. Altre volte però non sembra molto logico, per esermpio per esprimere il moto a luogo si usa la preposizione do + il genitivo. Esempio: vado a Bratislava – idem do Bratislavy.
L’ordine degli elementi nella proposizione
Dopo aver accumulato con fatica un piccolo bagaglio lessicale e dopo aver preso con ancora più fatica dimestichezza con i casi, le difficoltà non sono finite. Parlando ad esempio dell’ordine delle parole, in slovacco, come in italiano, l’ordine non è così rigido come in inglese. Tuttavia, all’inizio, un madrelingua italiano si troverà un po’ spiazzato dalla struttura di alcune proposizioni che presentano in prima posizione il complemento oggetto invece del soggetto. Cito il titolo di un articolo di giornale: Schengenskú hranicu prekračujú najčastejšie migranti zo Somálska. Tradotto letteralmente sarebbe: il confine di Schengen attraversano più spesso i migranti dalla Somalia.
La scarsità di materiale didattico disponibile
Imparare lingue largamente diffuse come l’inglese e il francese è oggi molto più semplice e divertente grazie alla grandissima varietà di materiale didattico disponibile: oltre a migliaia di libri di grammatica e conversazione per ogni livello, esistono corsi gratuiti online, siti web, programmi radiofonici, giornali con le tracce audio degli articoli, glossari, dizionari online e chi più ne ha più ne metta. Per lo slovacco invece, visto il numero ridotto di persone interessate ad imparare una lingua parlata da solamente 5 milioni di persone, non c’è una grandissima varietà di materiale didattico disponibile. La selezione si restringe ancora di più per chi non parla l’inglese, visto che gran parte del materiale è in inglese, o comunque, non in italiano. Un’eccezione a questa tendenza è l’insostituibile manuale trilingue Slovenčina Slovak Slovacco di Dagmar Kročanová-Roberts e Barbora Resutíková-Toppi (Bononia University Press, 2010).
Oltre a questo c’è anche da aggiungere che nel caso dello slovacco, non sempre è possibile usare uno dei miei metodi preferiti per imparare una lingua straniera, ossia guardando film con l’audio in una lingua che conosco ed i sottotitoli in slovacco, perché molto spesso i film stranieri in Slovacchia sono sottotitolati, o doppiati, in ceco.
Detto questo, non intendo scoraggiare nessuno ad imparare la lingua slovacca, al contrario, lo consiglio perché nonostante le difficoltà in paricolare iniziali, è secondo me una lingua molto bella e musicale, ma soprattutto, riuscire a comunicare, se pur con fatica, dà soddisfazioni tali e tante quanti (se non di più) sono stati gli sforzi e l’impegno profusi.
Per finire segnalo un interessante articolo sulla lingua slovacca in inglese.
Per vendicarvi con gli slovacchi delle difficoltà della loro lingua 🙂 potete leggere un post di questo blog sulle difficoltà della lingua italiana per uno slovacco.
Pingback:Le difficoltà della lingua italiana per uno slovacco
Posted at 19:27h, 11 Marzo[…] uno dei miei post ho parlato della principali difficoltà che i madrelingua italiani incontrano nell’imparare […]
lola
Posted at 22:45h, 29 Agostomi è piaciuto moltissimo tutto quello che hai scritto, anche io ho iniziato da pochissimo a studiare la lingua Slovacca… al momento la trovo impossibile ma dovrò impararla per forza, il mio ragazzo è slovacco e un domani ci trasferiremo nel suo paese natio ^_^
emanuelacardetta
Posted at 00:23h, 30 AgostoAbbi fede, con un po’ di pazienza ce la farai sicuramente 🙂 Non è impossibile come sembra all’inizio. In bocca al lupo!
Giorgio
Posted at 01:38h, 13 SettembreCiao Emanuela,
complimenti per la non bananità degli articoli che proponi. Grazie a te ho scoperto Slovenčina Slovak Slovacco, Mi sto preparando per l’ esame A2 che voglio sostenere a Dicembre a Bratislava (sai se è difficile?). Magnifica la Slovacchia ! Grande paese e grandi persone. Sai una cosa? E’ un Paese che amo così tanto che non lo sponsorizzo molto agli altri…..italiani!
A presto,
Giorgio
emanuelacardetta
Posted at 09:22h, 13 SettembreCiao Giorgio,
sono felice che apprezzi il mio blog, ma soprattutto che apprezzi la Slovacchia 🙂 Non ho mai fatto un esame di certificazione di slovacco, quindi purtroppp non posso darti consigli, ma lo farò a gennaio. Tu quale farai?
Giorgio
Posted at 21:29h, 15 SettembreFarò l’ ECL A2 (che è il più basso che fanno). Intanto la data è del 5 Dicembre, se poi dessero anche una data a gennaio, preferirei.Giusto per avere qualche giorno in più. Le parole a volte sono davvero difficili da memorizzare!
emanuelacardetta
Posted at 23:36h, 16 SettembreCome ti capisco… Buono studio allora! Io ho l’esame a gennaio invece.
Vera
Posted at 08:48h, 26 LuglioBravo! Hai capito tutto!
Matteo
Posted at 13:34h, 03 NovembreGrazie per l’articolo… L’azienda in cui lavoro ha una sede in Slovacchia e mi è stata offerta una delocalizzazione come crescita professionale. La lingua slovacca mi ha subito affascinato appunto per la sua complessità ed è per questo che voglio impegnarmi per impararla al più presto. Sfortunatamente come diceva, non esiste materiale didattico. Ho appena acquistato su internet Slovenčina Slovak Slovacco, vediamo se mi potrà essere utile per capire il funzionamento di questa lingua. Sicuramente stare fisicamente immerso con persone che parlano SOLO quella lingua sarà un buon sprone per impegnare il mio cervello al 100% per adeguarsi e massimizzare la velocità di apprendimento.
emanuelacardetta
Posted at 14:08h, 03 NovembreGrazie Matteo per il commento. Tanti auguri per l’apprendimento dello slovacco. Sono sicura che dopo i primi mesi già sarai in grado di comunicare
Selene
Posted at 15:46h, 15 Novembreciao Emanuela sono Selene, ho 18 anni, e attualmente mi trovo in Slovacchia, nella cittadina di Vráble, Nitra.
sto facendo una esperienza di scambio culturale della durata di tre mesi, e fra due settimane tornero´in Italia…. a malincuore 🙁 mi sono trovata benissimo qua´!
vorrei comunque continuare a studiare la lingua, mi dispiacerebbe moltissimo dover buttare al vento tre mesi di studio per niente, ma sto finendo la scuola in Italia con il quarto e quinto anno, e saranno molto impegnativi.
quello che vorrei sapere e´ se studiare lo slovacco sui libri mi aiuterá in seguito a parlare la lingua (non ho nessuno con cui poter parlare), e secondo se é difficile studiarla da per sé….
hai qualche consiglio per me?
grazie mille, ho trovato molto interessante il tuo articolo!!
emanuelacardetta
Posted at 17:36h, 15 NovembreCiao Selene 🙂
Grazie per il tuo commento! Come dici tu sarebbe un peccato far cadere quello che hai imparato nel dimenticatoio. Io ti consiglio di comprare qualche libro per continuare ad esercitarti per conto tuo, magari una volta alla settimana, per rimanere a contatto con la lingua. Ti consiglio in particolare Krížom Krážom (compralo in Slovacchia, perché in Italia non lo vendono in libreria), che ha esercizi di ascolto, scrittura e conversazione.
Un’altra cosa che potresti fare è vedere se ci sono persone slovacche nella tua città e chiedere loro se sono disponibili a fare conversazione con te. Se abiti in una città piccola o comunque non ci sono persone slovacche, potresti iscriverti a Live Mocha o siti simili in cui puoi cercare persone slovacche disposte a fare conversazione con te: magari loro ti aiutano con lo slovacco e tu con l’italiano. Infine, qui trovi qualche link utile per studiare slovacco su internet.
Fammi sapere come va e in bocca al lupo!
Emanuela
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Posted at 16:12h, 07 Agosto[…] uno dei miei post ho parlato della principali difficoltà che i madrelingua italiani incontrano nell’imparare […]
miki kovac
Posted at 17:51h, 09 Dicembreinteressante sentirlo da altra parte cioe da chi fa sforzo di imparare slovacco e specialmente quando la motivazione non e tanta, si tratta della lingua difficile, poco usata nel mondo con le poche possibilita di uso ma come si dice in una barzeletta grazie a slovacco riesci a farsi capire in tutto il mondo anche in Antartide basta avere solo uno slovacco accanto … mi permetto di fare una osservazione piccola quella seconda gutturale “ch” si pronuncia nello stesso modo della jota in spagnolo per esempio nel nome Jimenez, Jesus, Julio ecc invece la prima “h” come nelle parole inglesi hotel, home, here … spero che possa essere utile per chi desidera di buttarsi nella acque turbolenti dello slovacco :)))
Emanuela Cardetta
Posted at 18:03h, 09 Dicembre@Miki, grazie mille per la tua dritta e per la barzelletta! Sì, lo slovacco è una lingua difficile, ma non è impossibile e certamente vale la pena fare lo sforzo di impararla 🙂
Ivana Rybarova
Posted at 18:55h, 31 GennaioCiao ,
Ben scritto.
Anche se ci sono alcuni errori.
Per esempio : ragazze – si pronunciano ( dievciata’).
Emanuela Cardetta
Posted at 21:17h, 31 GennaioGrazie Ivana 🙂 Ho cercato di trascrivere il suono nel modo più chiaro possibile per un oratore italofono. Dimmi pure quali sono errori hai trovato e sarò più che felice di correggerli. Grazie mille!