A volte ho l’impressione che alcune parole straniere siano più italiane del loro corrispondente italiano. Sembra un ragionamento arzigogolato, ma oggi ho trovato l’esempio perfetto: la parola slovacca akvabela.
Qualsiasi italiano, anche completamente a digiuno di slovacco, intuisce subito che si tratta di qualcosa di bello legato all’acqua. E non a caso akvabela vuol dire “persona (di solito di sesso femminile) che pratica il nuoto sincronizzato”. Se usato al plurale, akvabely indica l’attività stessa del nuoto sincronizzato. In slovacco esiste anche il termine tecnico synchronizované plávanie, ma secondo me akvabely rende molto di più l’idea.
In inglese si parla di synchronised swimming e in francese di natation synchronisée.
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