Sono sempre stata convinta che tra italiani e slovacchi ci fosse un’affinità naturale. A quanto pare una delle cause di questa comunanza di vedute è da ricercare nella storia moderna.
Facciamo un passo indietro di 100 anni: l’Italia era impegnata nella Grande Guerra contro l’Austria-Ungheria, i cui territori comprendevano anche quella che poi sarebbe diventata la Cecoslovacchia. Di conseguenza, i soldati cecoslovacchi combattevano al fianco degli austro-ungarici, quindi contro gli italiani. Durante gli scontri, gli italiani catturarono molti soldati cecoslovacchi, molti dei quali furono trasferiti del campo di prigionia della Certosa di Padula (Salerno) e che decisero di passare dalla parte degli italiani e combattere contro l’Austria-Ungheria per realizzare il loro progetto di indipendenza. Nel 1917 nacque nel campo di prigionia di Santa Maria Capua Vetere (Napoli) il Corpo Cecoslovacco di volontari (ci fu una legione cecoslovacca anche in Russia e in Francia).
Italiani e cecoslovacchi combatterono fianco a fianco e furono molti i soldati cecoslovacchi caduti sul fronte con addosso la divisa italiana e il cappello alpino. Nel 1918 l’Italia fu il primo Paese a riconoscere il Consiglio Nazionale Cecoslovacco nato a Parigi come governo di uno stato che di fatto ancora non c’era: la Cecoslovacchia.
Poiché questo non è un blog di storia, non mi dilungherò oltre, ma consiglio a chi fosse interessato di approfondire il tema. Ecco alcuni spunti:
- Sito del CEDOS (Centro Documentazione Storica sulla Grande Guerra): che ha organizzato un imperdibile colloquio internazionale lo scorso venerdì 23 ottobre a Conegliano (Treviso) proprio sul tema della legione cecoslovacca in Italia e la mostra “Anch’essi portavano il cappello alpino”, sempre a Conegliano
- articolo Ako vznikali česko-slovenské légie v Taliansku pubblicato sul quotidiano slovacco Pravda l’anno scorso.
Foto: Wikipedia
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