La scorsa settimana ho partecipato ad un seminario organizzato dall’ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) di Udine sulla viticoltura sostenibile, nella bellissima Villa Cabassi Nachini di Corno di Rosazzo. Oltre ad essere stata un’ottima occasione per fare un po’ di networking, vista la presenza di molti operatori del mondo della viticoltura della zona, è stato un incontro molto interessante, perché si è discusso di sostenibilità della viticoltura, un argomento di grande attualità, analizzato dai due oratori da punti di vista completamente diversi.
Il primo oratore, Alessandro Freccero dello Studio Associato Bigot & Bigot, ha esposto i risultati di un ambizioso programma di ricerca in corso nella Regione Friuli Venezia Giulia finalizzato a ridurre al minimo l’utilizzo dei cosiddetti trattamenti in vigna. Risparmio ai lettori i dettagli della presentazione, molto interessante, ma altrettanto tecnica (per me un’ottima occasione per rinfoltire il mio glossario sull’enologia 😉 ).
La seconda oratrice, la professoressa Slawka Scarso, si è soffermata invece sul tema della viticoltura sostenibile attraverso la lente del marketing, ossia analizzando le tecniche di marketing più adatte per le aziende vitivinicole che interpretano l’arte del fare il vino in chiave green. A chi fosse interessato al tema, segnalo la pubblicazione dell’autrice “Marketing del vino. Dalle etichette ai social network, la guida completa per promuovere il vino e il turismo enogastronomico“.
Il seminario si è concluso con una degustazione di vini biologici (cosa chiedere di più? 🙂 ).
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